Chi ha detto che le città debbano per forza essere scure e tristi? Al mondo esistono tante località metropolitane dove il colore ha fatto da padrone! Le vivaci tonalità degli edifici, sopratutto nelle località del Nord, spazzano la malinconia delle fredde e grigie giornate d’inverno, regalando con le loro tinte, una sferzata di gioia e positività. Ecco la classifica delle 10 città più colorate al mondo, mete vicine o lontane a noi, dove è sempre piacevole trascorrere anche un breve soggiorno.
10.Riomaggiore, Italia
Famoso borgo marinaro delle Cinque Terre. Qui le case, strette tra il porticciolo e il ripido appenino, rispecchiano i loro colori accesi sul Mar Ligure, regalando ai visitatori uno spettacolo unico al mondo.
9.Città del Capo, Sudafrica
Qui a posizionarsi in classifica non è l’intera città, ma il quartiere storico di Bo-Kaap, area multiculturale nota per essere immortalata in molte pellicole cinematografiche e spot pubblicitari. Edificato nel 1763 da Jan de Waal per ospitare i propri schiavi, si trasformò a partire dall’emancipazione schiavile del 1834. Le sgargianti e colorate facciate delle case di Bo-Kaap simboleggiano una forte espressione di libertà da parte dei nuovi proprietari, in quanto tutte le abitazioni erano originariamente dipinte di bianco.
8.St. John’s, Canada
Questa cittadina del Canada, nella regione del Terranova è anche chiamata Jellybean Row, perché i colori gioiosi delle sue case, che sovrastano il porto, ricordano la caramelle gommose. Purtroppo dal punto di vista metereologico non si può dire altrettanto felice: oltre ad entrare in classifica per la vivacità dei suoi colori infatti, si posiziona ai primi posti per piovosità, ventosità e temperature basse tutto l’anno …
7.Burano, Italia
I visitatori di Burano, piccola isola della laguna di Venezia, rimangono affascinati dai mille colori che si riflettono nelle acque verdi dei canali, dalla semplicità delle attività quotidiane delle ricamatrici e dalla vivacità dei bambini che scorrazzano in bicicletta. Nonché dai suoi pescatori, ovvero coloro che hanno pensato di dipingere con tinte forti le abitazioni in modo tale da poterle riconoscere nella nebbia quando rientravano con la barca.
6.Buenos Aires, Argentina
Nel quartiere di “La boca” situato nella zona sud-est della capitale, si trova la coloratissima via Caminito, un museo a cielo aperto dove espongono numerosi artisti di strada. Nel 1500 era un ammasso di baracche dove alloggiavano gli schiavi provenienti dall’Africa, ma fine del XVIII secolo assistiamo all’esodo in massa dal Vecchio Mondo di un gran numero di italiani, in prevalenza genovesi, che trasformarono il quartiere animandolo con circoli sportivi e culturali e portando una spiccata sensibilità per l’arte che sfociò in pittori, musicisti, poeti e creativi. La leggenda narra che la varietà dei colori delle abitazioni in lamiera derivi dall’avarizia dei genovesi che non avrebbero mai sprecato soldi per comprare la pittura necessaria ma si procurarono presso i cantieri navali gli avanzi di tinta delle barche.
5.Jodhpur, India
Di interesse turistico per i suoi palazzi e monumenti storici, è chiamata Sun city per la costante presenza del sole e di tempo sereno, ma anche Blue city per le sue abitazioni, tinteggiate di colore che un tempo identificava la casta Brahmini.
4.Breslavia, Polonia
Moderna e bellissima, capitale europea della cultura e mondiale del libro nel 2016, la città della Slesia si contraddistingue per il suo variopinto centro storico.
3.New York, Stati Uniti
Time Square: di tutt’altra natura ma sempre di un’esplosione di colori si tratta! Tra neon, pannelli pubblicitari, insegne e personaggi variopinti, anche New York si conquista un posto in classifica.
2.San Francisco, Stati Uniti
Le “Painted Ladies” ovvero le case in stile Vittoriano di San Francisco, situate all’angolo di Alamo Square, colpiscono per la varietà delle colorazioni e la raffinata eleganza, tanto da essere uno tra i soggetti più fotografati della città californiana.
1.Copenhagen, Danimarca
Nyhavn è un iconico canale di Copenaghen costeggiato sul lato settentrionale da antiche case a schiera dipinte a colori vivaci in legno o mattoni e intonaco. La casa più antica, al numero 9, risale al 1681. Tra il 1845 e il 1864, Hans Christian Andersen visse al numero 67, dove ora si trova una targa commemorativa. Dal 1871 al 1875 Andersen visse a Nyhavn 18 (ora c’è un negozio di souvenir a lui dedicato). Qui si trova anche il porto storico della Capitale danese, punto dal quale partono le imbarcazioni turistiche, nonché uno dei maggiori centri di svago, pieno di locali, pub e ristoranti.