Quando si pensa ai grandi viaggi, l’immaginazione e il pensiero corrono inevitabilmente ai nomi che hanno segnato la storia delle scoperte geografiche. Chissà cosa deve avere provato Thomas Cook o Magellano di fronte a un’isola sconosciuta dopo lunghissimi mesi di navigazione.

E che dire di Cristoforo Colombo dopo che il suo marinaio dall’alto dell’albero di vedetta si mise a urlare: Terra! Terra in vista! E Marco Polo lungo la Via della Seta? E che dire di Charles Darwin e i suoi studi naturalistici! Insomma un vero viaggiatore se potesse tornare nel tempo saprebbe sicuramente che desiderio esprimere. Oggi l’esperienza non è certo paragonabile in nessun modo a quei viaggi, a quei tempi si soffriva, si navigava a vista senza sapere dove ci si sarebbe fermati e soprattutto in che condizioni, ma l’entusiasmo dell’atterraggio di un aereo o la valigia che spunta sul tapis roulant di un aeroporto pronta a seguirti ovunque, hanno in sé quel qualcosa di mistico che ci avvicina ai grandi della storia. Poiché il viaggio è sempre un’esperienza personale e intima.

Difficile dire quali e quanti siano stati i grandi esploratori della storia. La voglia di scoprire è sempre stata la caratteristica principale dell’essere umano senza la quale probabilmente vivremmo ancora in qualche caverna. Dove li ha portati il loro vagare e cosa è rimasto dei loro viaggi è scritto nella storia con entusiasmo, tragedia, gloria, paura, sogno. Se il mondo è così grande, in fin dei conti, ci sarà un motivo e quale migliore ragione se non quella di esplorarlo tutto?

Abbiamo raccolto per voi le storie di alcuni grandi esploratori.

ECCO IL SITO DELLA FARNESINA PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATI.

JAMES COOK

Facciamo un salto indietro nel tempo fino alla metà del 1700. Esploratore, navigatore, cartografo, James Cook fu il primo europeo a toccare le coste dell’Australia e delle Hawaii, nonché primo a circumnavigare ufficialmente la Nuova Zelanda e a cartografare l’isola di Terranova, in Canada. I suoi viaggi lasciarono un patrimonio di conoscenze scientifiche, geografiche, culturali, botaniche e antropologiche senza precedenti e che avrebbero influenzato i posteri per molto tempo a venire. Ad esempio fu il primo a descrivere e far conoscere in Europa e nel mondo attraverso i suoi famosi diari di viaggio, il rituale dei tatuaggi tribali, tecnica che oggi rappresenta in tutto il mondo una moda globale

JEAN DE BETHENCOURT

La spedizione Béthencourt-La Salle salpò la La Rochelle nel 1402 e raggiunse le isole di La Graciosa e di Lanzarote, dove – in cambio dei territori conquistati e del ritorno al vassallaggio – offrì protezione ai locali contro la Spagna. Fu un nobile ed esploratore normanno, e a lui è attribuito, infatti, il primo sbarco sull’isola di Lanzarote, nelle Canarie. La città di Betancuria, ad esempio, fu fondata a Fuerteventura nel 1404 proprio dall’esploratore.

XUANZANG

Xuanzang era un pellegrino buddista vissuto tra il 602 e il 664, esploratore e traduttore cinese. Fu una sorta di Marco Polo cinese. Il suo viaggio a piedi in solitaria alla scoperta delle origini del buddismo lo portò attraverso la Cina, l’Afghanistan, il Pakistan e l’India e la sua opera, Viaggio in Occidente dal Grande Tang, è considerata un documento storico e politico di grande valore.

CLICCATE QUI PER VISITARE IL NOSTRO SITO. 

MAGELLANO

Questo grande esploratore intraprese la prima circumnavigazione del globo al servizio della corona spagnola. Fu anche il primo a partire dall’Europa verso Ovest diretto in Asia e il primo europeo a navigare nell’Oceano Pacifico. La storia del suo viaggio è pervenuta tramite gli appunti del vicentino Antonio Pigafetta, che si adoperò per il resto della sua vita a mantenere viva la memoria di Magellano e della sua impresa. E meno male.

AMELIA EARHART

Amelia è probabilmente la più famosa delle esploratrici. La scrittrice e aviatrice statunitense fu la prima donna a volare da sola sopra l’Atlantico nel 1928, il che le valse l’onorificenza americana riservata alle imprese di volo straordinarie. La sua morte, avvenuta nel 1937 nel Pacifico durante un volo, è da sempre circondata da un alone di mistero.

AMERIGO VESPUCCI

È il grande navigatore da cui prese nome l’America. Navigatore esperto e audacissimo, il fiorentino Amerigo Vespucci divise con Cristoforo Colombo la gloria della scoperta dell’America. Nel corso di due viaggi (1499 e 1501) esplorò per primo quasi tutta la costa atlantica dell’America Meridionale. Ebbe l’intuizione di capire che quelle terre appena scoperte non facevano parte dell’Asia come erroneamente si credeva ma era un Nuovo Mondo. Fu nel 1507 che l’umanista e cartografo tedesco Martin Waldseemüller propose di chiamare in suo onore l’odierna America.

MARY KINGSLEY

Mary Kingsley fu etnologa autodidatta studiando dai libri della biblioteca di famiglia, che includevano parecchi volumi a tema visto che il padre era medico e viaggiatore. È dopo i suoi vent’anni che la sua voglia di viaggiare iniziò a portarla in Africa. Era affascinata dagli usi e i costumi delle tribù primitive, in particolare dai riti sacrificali. Fu una grande esploratrice dell’Africa e difese i diritti dei popoli africani intraprendendo una strenua lotta contro i missionari che volevano convertire le etnie locali.

ARDITO DESIO

Fu un paleontologo, geologo e scienziato, ma anche un esploratore famoso, alpinista e pioniere. La sua impresa più celebre fa parte ormai della Storia del mondo: Desio guidò la famosa spedizione che per prima mise piede sulla temibile vetta del K2, la seconda vetta del mondo. Il 31 luglio 1954 la spedizione italiana, composta anche da Bonatti, Lacedelli e Compagnoni, conquista la cima, dopo uno sforzo sovrumano. In tanti ci avevano provato invano.

ALEXANDRA DAVID-NEEL

Alexandra fu un’esploratrice franco-belga che fin da bambina si dimostrò ribelle e coraggiosa. A soli 18 anni iniziò a viaggiare in bicicletta raggiungendo addirittura la Spagna per proseguire alla volta della Francia. Affascinata dalle culture orientali viaggiò moltissimo in Asia e si dice sia stata la prima donna europea ad aver visitato Lhasa in Tibet. Oltre che inarrestabile viaggiatrice, fu anche fotografa, antropologa e orientalista.

La lista sarebbe ancora molto lunga. Siamo sicuri, però, che da qualche parte c’è ancora un luogo inesplorato tutto da scoprire. Speriamo solo che il viaggio più difficile, quello dentro l’animo umano, porti presto la consapevolezza necessaria per capire che il pianeta è uno solo, bellissimo e sorprendente e che va tutelato e rispettato.

Se il nostro articolo vi ha incuriosito o ne volete sapere di più contattateci!!